È cosa oramai risaputa che i vantaggi della coltivazione indoor siano notevoli a patto che vengano garantite alla pianta che si è scelto di coltivare una serie di condizioni necessarie sia il suo sviluppo e per la sua crescita.
Ecco a voi una modesta guida coltivazione indoor:
Spazio e condizioni ambientali
La stanza che si sceglierà di dedicare alla coltivazione indoor è elemento di vitale importanza. Per chi ha a disposizione spazi ampi, il consiglio è quello di creare due ambienti separati: il primo da dedicarsi alla fase vegetativa delle piante ospiterà sia il ciclo di germinazione sia il ciclo di crescita dei semi piantati. All’interno di questo ambiente si potranno anche posizionare le talee per la radicazione o per il rafforzamento. L’ambiente ideale dovrà essere piuttosto alto per garantire una buona lontananza fra piante e lampada (meglio che sia a fluorescenza e con spettro specifico per meglio adattarsi alle varie fasi vegetative). Se la temperatura deve essere di circa 25 gradi, l’umidità dell’ambiente non deve superare il 65%.
Il secondo ambiente dovrà essere dedicato al ciclo di fioritura. Sarebbe bene che le pareti di questa stanza fossero bianche: in questo caso la luminosità potrebbe diffondersi più facilmente, avvantaggiando il processo di crescita e fioritura della pianta. L’altezza dell’ambiente deve essere tale da non costringere a distanze troppo ridotte piante e lampade: 1,70 metri tra soffitto e pavimento dovrebbero essere sufficienti. La temperatura ideale oscillerà fra i 18 e i 25 gradi, con picchi di umidità non superiori al 60%.
Ventilare la grow room
La grow room altro non è che l’area riservata alla coltivazione indoor: quel che molti dimenticano è che quest’ambiente deve necessariamente essere ventilato per tutto il giorno; è quindi da evitare l’errore di collegare il sistema di ventilazione con quello di illuminazione.
Oltre ad una buona ventilazione è importate che l’aria immessa nell’ambiente venga filtrata da polveri e pollini: ciò è facilmente realizzabile utilizzando un apposito filtro.
Timer per garantire il fotoperiodismo
È importante ricordare che ogni pianta necessita di tempi d’esposizione alla luce differenti. Per questo è bene, prima di lanciarsi nella coltivazione di qualsiasi vegetale, conoscerne le abitudini. A quel punto, con l’utilizzo di un timer, si potranno gestire le ore di luce da alternare a quelle di buio. In linea di massima nella fase di crescita le piante necessitano di circa 18 ore di luce ma durante la fase di fioritura le ore di luce diminuiscono drasticamente, non superando le 12.
Stimolare la germinazione
Una volta conclusa l’operazione di semina è bene che ai semi venga garantito un ambiente non solo umido ma anche tiepido. Gioca un ruolo importante in questa fase il sistema di illuminazione: è possibile ad esempio posizionare i reattori delle lampade a fluorescenza in prossimità del piano in cui verranno poggiati i vasi: il calore trasmesso dai primi raggiungerà rapidamente i semi.
Anche la scelta del seme è importante: è bene che sia selezionato con cura, per lo meno all’inizio e che venga sottoposto ad una leggera pressione che garantirà sulla sua qualità. Neanche a dirlo le semenze da coltivare dovranno essere scelte in base alle possibilità di spazio e di tempo di ciascun coltivatore, quindi uno studio preventivo delle coltivazioni alle quali ci si vorrebbe dedicare è più che auspicabile.
Cosa posso usare se non ho una stanza da sacrificare?
Potete trovare sul mercato degli armadi in tela adatti a coltivare al loro interno e si chiamano grow box. Esse sono specifiche per coltivare indoor, costruite con materiale atossico e dotate di tutte le aperture e sostegni per i vari componenti di gestione clima, luce ecc…
Potete trovare ulteriori informazioni cliccando su manuale coltivazione indoor