La coltivazione indoor del peperoncino

I peperoncini piccanti sono una vera e propria passione, il gusto intenso, la piccantezza e le colorazioni vivaci rendono questo frutto della terra uno dei più apprezzati per i motivi più disparati. In molti si stanno avvicinando alla coltivazione casalinga dello stesso, ma non sempre con risultati ottimali, le temperature richieste, i prodotti giusti, la terra e le attenzioni specifiche e costanti, sono la prerogativa per una perfetta riuscita della coltura e per poter giungere finalmente, dopo qualche tempo, a gustare un peperoncino totalmente coltivato in casa con le proprie mani.

Coltivare indoor il peperoncino non è impossibile, ma richiede la conoscenza di alcune nozioni di base che verranno passate in rassegna di seguito così da rendere possibile, dopo qualche esperienza, a chiunque di raccogliere il prezioso cornetto rosso.


Come germinare i semi di peperoncino indoor

La seguente guida sarà divisa in varie fasi necessarie, come si è detto infatti non basterà gettare in un vaso dei semi che svilupperanno una pianta senza alcuna cura, ma sono necessarie molte attenzioni. Dunque, per prima cosa si parlerà dei semi di peperoncino da far germinare, facendo riferimento al periodo dell’anno migliore per iniziare la coltivazione, temperature, acqua e luce. Di solito infatti, si consiglia di coltivare il peperoncino a partire da febbraio o marzo, o perlomeno non prima di maggio. Questo per via delle temperature favorevoli in questo periodo dell’anno, quando non fa troppo freddo, ma neanche iniziano a manifestarsi i primo calori estivi. La temperatura dell’ambiente deve essere nella media, non scendendo mai sotto i 20 gradi centigradi, ragion per cui, sarà bene selezionare uno spazio domestico o un interno, che possa permettere il mantenimento di simili condizioni di calore.

Per germinare correttamente i propri semi di peperoncino, sarà necessario mantenere ottimale tanto la quantità di luce, quanto l’umidità della terra. Irrigare costantemente il vaso, senza mai eccedere e soprattutto evitando pericolosi ristagni che potrebbero ospitare parassiti o funghi – è senza dubbio una priorità facilmente rispettabile, tuttavia i problemi iniziano a presentarsi quando si parla di luce. Purtroppo non sempre la luce proveniente da una finestra risulterà sufficiente.

Per ovviare a questo c’è bisogno di riprodurre una condizioni di luce ottimale tramite l’aiuto di sistemi di illuminazione artificiale indoor. Si parlerà più avanti di questa evenienza fondamentale soprattutto per lo sviluppo della pianta. Altro fattore fondamentale per la germinazione del seme è la scelta del substrato: se ne consiglia uno morbido e di grana fine, poiché uno troppo duro ostacolerebbe lo sviluppo delle radici.

Inoltre si consiglia di seminare in miniserre o contenitori dalle giuste dimensioni in base al numero di semi, all’incirca, per un contenitore con un diametro di venti centimetri (perfetto nella maggior parte dei casi), dovranno essere sotterrati al massimo 8 semi. Detto ciò, si ricorda che la germinazione può variare in base al tipo di peperoncino che si sta coltivando, ma nella media la durata di questa fase si attesta intorno alle 3-4 settimane.

Germinare semi di peperoncino con Jiffy

Fino ad ora si è parlato in generale delle precauzioni a livello di temperatura e luce, di cui tener conto per la corretta germinazione della pianta. Si è fatto cenno al problema relativo alla luminosità ed al calore necessario per fare in modo che tutto vada per il meglio, tuttavia c’è anche un metodo “alternativo”, conosciuto come metodo Jiffy, per affrontare questa fase della coltura. In poche parole, seguendo queste indicazioni, i semi germineranno senza bisogno di terra, di particolari quantità di luce, e senza impazzire nel riprodurre le giuste temperature qualora si vivesse in ambienti un poco più freddi. Il metodo prende nome dal conosciutissimo brand (Jiffy).

Dopo averne posto, dentro un contenitore o miniserra, i dischetti JIffy (uno per seme), debitamente inumiditi con un po’ di acqua ed ormai gonfiati, verranno depositati i semi di peperoncino proprio dentro al dischetto. Successivamente il tutto dovrà essere coperto da un coperchio in plastica trasparente con dei fori per permettere il passaggio d’aria, che garantirà le giuste temperature ed umidità in cui i semi potranno germinare. In condizioni simili, non c’è bisogno di moltissima luce, quindi in questo caso basterà avere cura di porre i semi nei pressi di una finestra abbastanza luminosa.

Quali lampade usare

Si arriva dunque ad un altro punto centrale per la coltivazione indoor del peperoncino, ovvero i sistemi migliori per fornire una buona quantità di luce alla pianta che deve crescere.
Una volta germinato il seme, una buona illuminazione ed il mantenimento delle temperature intorno a 20/24 gradi centigradi, saranno fondamentali ancor più che nella fase della germinazione. Per fare ciò ormai ci sono sul mercato molti prodotti a prezzi vantaggiosi. Particolarmente convenienti sono i pannelli LED per coltivazione, in questo caso si consigliano luci di colore blu e rosso, che hanno un costo energetico contenuto ed un’alta efficienza. Molto utili poi sono i neon tubolari, in questo caso ci si trova di fronte ad una luce bianca più simile a quella che si utilizza per le proprie stanze e poi consigliamo le lampade CFL (compact fluorescent lamp).

Tra le tre opzioni proposte quella più indicata probabilmente è la prima, in quanto il rosso ed il blu sono colori molto utili per la fotosintesi clorofilliana, rispettivamente il blu per la crescita della pianta mentre il rosso durante il periodo della fioritura. Non sono necessarie tecnologie particolarmente complesse per erogare una giusta quantità di luce, è possibile infatti tramite i LED,neon e cfl, regolare il tempo dell’esposizione delle piante, in media intorno alle 14, 15 ore al giorno.
Per evitare di dimenticare di spegnere o accendere le luci si potranno programmare le stesse con una semplice presa temporizzata, stabilendo l’ora e la durate dell’erogazione.

Il giusto habitat da ricreare e le varietà più comuni

Dopo aver provveduto a sistemare le luci, e garantito una giusta temperatura alla propria pianta, sarà importante mantenere le condizioni ottimali perché il peperoncino cresca sano e forte e dia i frutti migliori. Per questo è bene ricreare, per quanto possibile, l’habitat più adatto alla coltura della propria piantina. Originariamente i peperoncini nascono nelle regioni subtropicali, quindi replicare, nel piccolo, condizioni simili a quelle dei luoghi di origine è sempre una buona idea. Come si è detto i peperoncini soffrono particolarmente il freddo, sotto i 15 gradi centigradi è molto difficile pensare di coltivare prosperamente la pianta, a prescindere dalla varietà che si sta coltivando.

Come si è già visto, comune a tutte le piante sono la luce, il calore e l’acqua, anche se non bisogna esagerare, il peperoncino non gradisce eccessive irrigazioni, soprattutto se coltivato in un piccolo vaso. Non è difficile dunque creare le condizioni ottimali perché la pianta possa crescere sana e forte, c’è però bisogno di una certa cura, cambiare il vaso quando la pianta risulta troppo cresciuta, fornire sempre la giusta luce ed areare la zona di coltivazione.

Per le tempistiche relative alla raccolta dei frutti, anche in questo caso, non sarà possibile dare un’indicazione valida per tutte le varietà presenti al mondo e sul mercato. A tal proposito, ricordiamo alcune delle più comuni e semplici da coltivare. Per differenziare i peperoncini si utilizza spesso la scala di Scoville, basandosi su un valore crescente di piccantezza e la concentrazione di capsaicina negli stessi.

La capsaicina è propriamente la sostanza che conferisce quel sapore e quel retrogusto piccante del tutto tipico di questa pianta. Partiamo dunque dal Pimento, abbastanza dolce, passando dal Numex al Jalapeno fino ai ben noti Cayenna e Tabasco, si parla di peperoncini abbastanza gestibili a livello di piccantezza, quelli più diffusi sul mercato. Per qualche nome più “aggressivo” nel gusto non si può non citare l’African Devil, il peperoncino calabrese, il Naga Dorset ed infine il Trinidad Moruga Scorpion, valutato nella scala di Scoville da 1.067.286 a 2.000.000 SHU.

Qualche consiglio

Come è evidente, sono molte le tipologie di peperoncino facilmente reperibili in commercio, e quelle appena citate sono solo alcune delle varietà più diffuse sulle tavole degli italiani e non solo. Per i veri appassionati il consiglio è quello di ricercare anche gusti particolari, facendo però attenzione al grado di capsaicina presente anche sulle foglie di alcuni. In virtù di ciò si consiglia di toccare le piante, una volta mature, solo con dei guanti, poiché talvolta i residui di capsaicina talvolta possono restare per giornate intere sulla pelle e potrebbero risultare tossici a contatto con la bocca o con gli occhi.

Inoltre un buon concime per peperoncini vi aiutera’ sicuramente ad avere una pianta sana e rigogliosa.

Un altro consiglio molto utile, soprattutto se si volessero coltivare quantità abbondanti di peperoncino, è quello di acquistare dei kit di coltivazione peperoncino già assemblati con tutti il necessario per la coltivazione indoor. Tale consiglio non esclude certamente quanto detto nei paragrafi precedenti, ma potrebbe rivelarsi utile, tanto ai neofiti che non hanno voglia o tempo di cercare tutto il necessario per la coltivazione, quanto ai più esperti che vogliono qualcosa di più professionale, soprattutto per la coltivazione di tante tipologie diverse di peperoncino.

La coltivazione indoor, come si è visto, risulta essere assolutamente possibile, anche in quei luoghi in cui le temperature esterne non siano ottimali, e con spese davvero contenute si potrà comprare tutto il necessario per curare la crescita dei propri peperoncini. Seguendo le indicazioni date e mantenendo sempre alta l’attenzione verso le proprie piante, già a luglio si potranno gustare i primi frutti del proprio lavoro. Un consiglio ulteriore è quello di provare diverse combinazioni di luce e terriccio a seconda delle diverse varietà di peperoncino che verranno coltivare, imparando, proprio con l’esperienza sul campo, il modo in cui le diverse piante reagiranno alle variazioni della coltura.

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Riepilogo
Titolo Articolo
La coltivazione indoor del peperoncino
Descrizione
Tutto quello che c'è da sapere per coltivare il peperoncino indoor. Germinare semi facilmente e coltivare piante al chiuso.

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